di Alessandra Arachi
Lo avevano detto, ma mai così chiaramente e, soprattutto, mai in un momento così delicato: i senatori del Movimento 5 Stelle voteranno compatti il disegno di legge sulle unioni civili. Alberto Airola, ex capogruppo pentastellato in Senato, ha ribadito il voto del suo gruppo mercoledì all’ora di pranzo, dopo un momento di tensione fuori dall’aula, uno scambio di battute polemico con Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice, i due senatori del Pd più impegnati nel provvedimento. «Siamo tutti compatti a favore del ddl — ha spiegato il senatore pentastellato — ma sia ben chiaro che, impoverito, non lo votiamo. Non si può scendere oltre un minimo livello di garanzie dei diritti. Tra di noi del M5S abbiamo chiarito le questioni e non ci sono sorprese». La tensione a Palazzo Madama è ai massimi livelli, ora che le pregiudiziali di costituzionalità sono passate e la prossima settimana si entrerà nel vivo del voto degli articoli, prima volta nella storia, dopo trent’anni dal primo provvedimento in tema di diritti civili per gli omosessuali depositato in Parlamento.
Il presidente della Società di pediatria contro le adozioni gay
Intanto arriva la presa di posizione del presidente della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello, sulla stepchild adoption: «Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva». Aggiunge Corsello:«si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica ed ideologica. Come pediatri riteniamo invece che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento».
La risposta del presidente della Società di psichiatria
Pronta la risposta di Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria: «Su questo tema si stano ancora raccogliendo dati ed è quantomeno prematuro esprimere opinioni scientifiche su situazioni sociali molto recenti. Ciò che conta è valutare la capacità affettiva dei genitori, la capacità di accogliere e seguire la crescita dei bambini, creando un ambiente sicuro, sereno e protettivo. E questo non dipende certo dal “genere” dei genitori. Mentre è dimostrato – questo invece è sicuro – che nelle famiglie “etero” possono prodursi danni nella psiche dei bambini quando il rapporto tra i genitori è in crisi. Quello che è necessario oggi – conclude Mencacci – è procedere a una raccolta di dati, e di studi, attenta ed equilibrata, approfondire gli infiniti aspetti che sono coinvolti in questo ambito. Vi sono infatti studi e ricerche che dicono esattamente il contrario. Inoltre, quasi tutti gli studi prodotti finora partono con un gap: vogliono dimostrare la validità di una testi piuttosto che di un’altra. E quindi non sono affidabili».
La replica di Ncd
La replica di Ncd Angelino Alfano, ministro dell’Interno e leader del Ncd, ha detto con chiarezza: «Il voto del Pd con il Movimento 5 stelle sarebbe un voto traumatico», e pur non minacciando la crisi di governo ha fatto capire che questo trauma potrebbe avere conseguenze, anche al momento del referendum sulle riforme, il prossimo ottobre. Alfano ha chiesto esplicitamente lo stralcio dell’articolo 5, ovvero della cosiddetta stepchild adoption, la possibilità di adottare il figlio biologico del partner. Ha detto Alfano: «Ci sono sette giorni di tempo prima del voto in aula sulla legge, credo sia un tempo sufficiente per poter stralciare un tema così divisivo per gli italiani. Possiamo unire tutto il Parlamento sulle unioni civili stralciando l’adozione. Se le cose resteranno così Ncd voterà contro sia a scrutinio palese che segreto».
Il Pd e il nodo adozioni
Ma di stralcio dell’articolo 5 il Pd non ne vuole sentire parlare. Piuttosto dietro le quinte del palazzo, i senatori cattolici continuano a cercare una mediazione su questa stepchild adoption e mercoledì è stato il senatore Giorgio Tonini che ha tentato un’altra via per far digerire a tutto il partito questo tipo di adozione: una pre-adozione di un anno, in linea con quanto già avviene con le adozioni internazionali. Questa pre-adozione di un anno (con verifica, ovviamente) verrebbe estesa a tutte le coppie, anche quelle etero, per non incappare in problemi di costituzionalità, ciò porterebbe a cambiare leggi già esistenti in materia. Per questo non appare una strada troppo praticabile. Rimangono sul tavolo altre due mediazioni sulla stepchild, ma la verità è che modificando l’articolo 5 si verrebbero a perdere tutti i voti dei 5 stelle ed in generale della sinistra.