L’emergenza coronavirus ha determinato in vari casi delle reazioni “irrazionali” da psicosi, come la corsa all’accaparramento del cibo. Ma contro questi comportamenti esiste un ‘antidoto’: l’informazione “chiara, precisa e, soprattutto, coerente”. A spiegarlo è lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze e Salute mentale all’Ospedale Sacco di Milano, intervenendo a ‘Coronavirus – il punto’, l’appuntamento quotidiano che l’ANSA dedica all’informazione legata all’evolversi dell’emergenza. L’informazione contraddittoria, avverte, accende la psicosi. “Abbiamo visto reazioni irrazionali, ma queste – afferma – si possono evitare dando comunicazioni, da parte delle autorità sanitarie e dei media, il più precise e chiare possibile ma anche il più coerenti possibile, perché le persone in uno stato di allerta colgono proprio le piccole incongruenze e questo le mette in una condizione di allarme”.
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