A dichiararlo è una metanalisi condotta da ricercatori australiani pubblicata su Lancet che analizza l’impatto dell’ansia e della depressione nel contesto di pandemia COVID-19.
Dai risultati emersi, colpiscono le percentuali relative alla presenza dei due disturbi mentali durante la pandemia. Un aumento del 28% di ansia e del 26 % di depressione, interessando principalmente donne e giovani.
I giovani, sofferenti per l’isolamento forzato e la chiusura delle scuole e le donne, costrette ad affrontare e gestire un maggior carico della vita domestica e nei casi peggiori coinvolte in episodi di violenza.
Lo studio australiano ha registrato 76 milioni di casi aggiuntivi di disturbi d’ansia e 53 milioni in più di casi di depressione maggiore e rappresenta, secondo alcuni autori, il primo approfondimento mondiale sul peso dei disturbi psicologici nel contesto pandemico.
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