La sindrome post vacanza esiste da sempre ed è quella condizione di malinconia che si verifica dopo la fine delle vacanze estive.
La ripresa del 2021, però, è una condizione particolare, soprattutto per i lavoratori e gli studenti, i quali vivono una costante situazione di incertezza e confusione rispetto ai cambiamenti profondi della pandemia.
La sensazione di affaticamento che si prova nel ricominciare la vita quotidiana è sicuramente maggiore di quella degli ultimi anni. Tra i sintomi più frequenti ritroviamo stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, dolori muscolari, disturbi digestivi e del sonno, ansia, tensione e sbalzi d’umore.
Questa sensazione generale di malessere viene definita dalla psicologia “disturbo dell’adattamento”, una condizione di disagio che può verificarsi tra i periodi di stallo e quelli di ripresa delle abitudini quotidiane.
Durante le vacanze, il cervello umano stacca la spina dalla complessità della routine e ricerca la tranquillità mancata durante l’anno. Proprio per questo bisognerebbe riprendere in maniera graduale i propri impegni di lavoro, nonché di tempo libero.
Ci sono diverse forme di disagio che possono accompagnare l’essere umano in questo periodo di ripresa, partiamo dall’imbarazzo di provare ansia di fronte ad un possibile cambiamento delle attuali condizioni di lavoro. Affrontare le proprie paure e mantenere un buon equilibrio tra vita privata e professionale aiuta a convivere serenamente con la propria persona e con l’ambiente di lavoro.
Inoltre per affrontare al meglio una ripresa è importante stabilire fin da subito un corretto equilibrio sonno-veglia, curare l’alimentazione, bere molta acqua e ridurre il consumo di caffeina e alcolici, questi ultimi soprattutto se sono stati i protagonisti delle nostre vacanze.