L’ansia sociale è un fenomeno da sempre esistente, che durante l’epoca pandemica ha interessato la maggior parte della popolazione. In particolare adolescenti, donne e anziani.
Lo stato di pura allerta che ha coinvolto queste persone viene definito “fiume carsico”. Un fiume pronto ad esondare quando meno ci si aspetta.
L’ansia e la fobia sociale sono state sicuramente accentuate dal contesto di pandemia che ne ha modificato il significato, coinvolgendo una più ampia fascia di popolazione.
La paura di vedere l’altro, favorita dal distanziamento sociale, ha scaturito un allontanamento volontario dalla socialità, sopratutto per i giovani, ai quali è mancato uno spazio di confronto, interazione e condivisione.
Le donne invece sono state caricate di molte responsabilità e a volte anche vittime di licenziamenti.
I sintomi e le conseguenze che l’ansia sociale porta con sè sono molto importanti e poco quantificabili. Impattano velocemente sulla qualità di vita delle persone e lentamente logorano gli aspetti più vivi della nostra esistenza.
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