“Indipendentemente dal pressing sociale, dobbiamo avere il consueto atteggiamento prudenziale, perche’ la situazione e’ ancora complessa e presuppone che tutte le misure siano mantenute ancora”. Claudio Mencacci, psichiatra e presidente della Societa’ italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf), condivide pienamente le misure varate dal governo per il riavvio graduale di tutte le attivita’ del Paese. Intervistato dall’Agenzia Dire, lo psichiatra esorta al realismo e alla gradualita’: “Pur mantenendo un atteggiamento propositivo, costruttivo, una visione piu’ serena del futuro, dobbiamo sapere cosa ci aspetta, perche’ se questo non venisse fatto riprecipiteremmo nelle stesse condizioni in cui ci siamo ritrovati lo scorso autunno, con una seconda e terza ondata che sono state peggiori della prima. I numeri- tiene a ricordare- sono davvero alti, per cui tutto questo pressing non va bene, bisogna imparare ad essere graduali.
Le illusioni e le disillusioni- prosegue Mencacci- non fanno parte della logica scientifica e quest’ultima ci dice due cose. La prima e’ che per ogni riapertura e risocializzazione dobbiamo essere graduali per evitare l’effetto ‘tappo di champagne’”.
A questo proposito, lo psichiatra ammonisce: “Dall’esperienza dello scorso anno abbiamo constatato che siamo una nazione la cui memoria somiglia a quella dei pesci rossi, cioe’ una memoria di quello che e’ accaduto veramente inesistente”. La seconda cosa che la logica scientifica ci dice, aggiunge il presidente Sinpf, e’ che “tutto fa prevedere che, pur sperando che le cose vadano bene, il prossimo autunno non ci fa stare tranquilli e non possiamo pensare che per allora avremo messo via questa esperienza. Questo sta gia’ nel conto delle cose indipendentemente dalla campagna vaccinale”.
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