Il concorso "People in mind", attraverso disegni, dipinti e foto, racconta che cosa significa pensare a chi soffre di malattie mentali.
IL MONDO in fumetto che descrive paure e fobie. Una pennellata su una tela per curare la mente. Un’opera d’arte per affrontare le ferite nascoste, quelle dell’anima. Un problema diffuso perché i disturbi mentali sono in crescita con la pandemia da Covid-19. E le arti visive possono essere uno strumento per abbattere lo stigma e aiutare i pazienti.
Il concorso “People in mind“, attraverso disegni, dipinti e foto, racconta che cosa significa pensare a chi soffre di malattie mentali. Fino al 10 ottobre 2020, Giornata mondiale della salute mentale, chiunque potrà presentare la propria candidatura e per la prima volta anche fotografie digitali. Il concorso, che ha ricevuto il patrocinio del World mental health day e l’egida delle principali società scientifiche e associazioni del settore, prevede per i vincitori un buono del valore di 1000 euro.
I disturbi psichici sono un problema ancora più diffuso oggi con le incertezze portate dal coronavirus. La crisi economica causata dal lockdown non ha facilitato le cose. Mai come in questo periodo dove è difficile designare futuri possibili, oggi si naviga a vista per assenza di tracce. Il nostro cervello è un meccanismo che raccoglie memoria del passato per usarla continuamente per predire il futuro, per questo l’espressione artistica è da sempre la bussola della nostra cultura e la rotta che stiamo percorrendo. L’attuale pandemia di coronavirus con la sua potenza distruttiva lascia dietro di sé anche il pesante bagaglio di aumento di disturbi mentali (ansia, depressione, stress, traumi, suicidi) con una crescita prevista fino al 30% e mai come adesso dovremo investire in salute mentale, in screening, cure, ricerche, e lotta allo stigma.
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