Il lunghissimo e straordinario tempo passato in casa nel lockdown e queste prime settimane di progressivo ritorno alla socialità fanno vivere una situazione di incertezza emotiva generalizzata: meglio concentrarsi sul presente o riprendere a programmare il futuro, immaginando la vita senza più il virus?
Una cosa è certa, l’estate 2020, sarà qualcosa di completamente inedito.
Fondamentalmente abbiamo vissuto una successione di stati di crisi prima sanitaria, poi emotiva e poi economica, ora ci è richiesto un riadattamento che però è fatto con sentimenti di grande ambivalenza di paura da una parte e di negazione della paura. È sbagliato vivere il presente rifugiandosi in un
futuro dubbioso o in un passato di certezze che non ci sono più: molti sono disposti a tutto, ma non a vivere nel `qui e ora’. Cosa fare? Costruire un pensiero di sollievo dal presente immaginare
piccoli traguardi possibili. Questa crisi lascerà una cicatrice generazionale non sappiamo
quanto profonda e segnerà una svolta.
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