Con Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienze del Fatebenefratelli-Sacco, affrontiamo la questione delle paure che l’epidemia scatena in noi
Se da un lato si parla del coronavirus da un punto di vista strettamente scientifico, dall’altro stanno emergendo aspetti molto più emozionali. Insomma, testa e pancia, razionalità ed emotività. L’epidemia diventa dunque un osservatorio sull’umanità. Ne abbiamo parlato con Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienze e salute mentale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano e presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia. «Tanto più agisce l’emotività, l’impulsività, e tanto più aumentano i rischi. Tanto più invece agiscono scienza e ragione, tante più opportunità avremo di controllare questo fenomeno».
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