Si presentava l’occasione migliore per mostrare che la leale collaborazione tra livelli istituzionali ha un senso, una possibilità purtroppo mancata
Era lo scorso 31 gennaio quando il Consiglio dei ministri dichiarava lo stato di emergenza per il coronavirus scegliendo la linea della massima precauzione. E bloccando, unico Paese in Europa, i voli diretti dalla Cina. Trenta giorni scarsi vissuti con il fiato sospeso nei quali qualcosa non ha funzionato se all’improvviso ci siamo trovati a essere il terzo Paese al mondo con più casi di Covid-19, con un’ondata di panico che rischia di mettere in ginocchio l’economia italiana. Ecco alcuni degli errori che l’Italia ha messo in fila, ricordando però un alibi importante: è la prima volta che ci siamo trovati a gestire un’emergenza di questo tipo.
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