Dati Onda, solo uno su cinque pensa di essere capito e assistito a dovere.
Il 46% degli anziani con più di 70 anni, ovvero quasi uno su due, si sente emarginato dalla società e uno su 5 è convinto che gli over 70 siano adeguatamente compresi e assistiti. E sempre uno su 5 non sa cosa siano le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), di recente diventate legge. È quanto emerge da un’indagine condotta da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, presentata oggi a Roma al convegno “Invecchiamento attivo e autodeterminazione per il fine vita: strategie di tutela dell’anziano”.
In Italia sono oltre 13 milioni gli over 65 e il loro numero è in continuo aumento, ma, secondo dati Istat, il 77,2% ha almeno una malattia cronica e solo il 36,6% è in buona salute.
Per far fronte a questi numeri è sempre più importante promuovere un “invecchiamento attivo” che tenga conto non solo della salute ma anche della partecipazione sociale dell’anziano.
“L’isolamento sociale facilita l’insorgenza di depressione e decadimento cognitivo in quanto mette in sofferenza il nostro cervello sociale”, sostiene Claudio Mencacci, direttore Dipartimento Salute Mentale e Neuroscienze, ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano. “La rete sociale è uno straordinario strumento di protezione e garantire la possibilità di scelta e autodeterminazione rispetto alle ultime fasi della vita”, spiega Francesca Merzagora, presidente Onda. Fulcro dell’impegno di Onda, continua, “è il progetto Bollini RosaArgento volto ad attribuire un riconoscimento alle Residenze Sanitario-Assistenziali (RSA) in possesso dei requisiti necessari per garantire non solo una gestione efficace e sicura dell’ospite, ma anche un’assistenza umana e personalizzata. La candidature per il bando 2019-2020 si apre oggi ed è aperta a tutte le RSA accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.
Da ANSA