/ Rassegna Stampa

5 cose da sapere su ansia e depressione in estate

5 Giugno 2017

Caldo, umidità e quantità di luce giocano un ruolo importante nell’andamento di questi disturbi, che riguardano una fascia importante della popolazione. Ma non bastano. Determinante è anche il contesto ambientale che, cambiando, ci influenza. Parola di esperto

Lo scorso 29 maggio Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha presentato a Milano i risultati dell’indagine con la quale ha voluto sondare il tema depressione, in generale e in relazione a malattie importanti, come tumori, malattie reumatiche e diabete. «La depressione, quando legata o conseguenza di altre malattie, è per lo più sottovalutata sia da chi ne soffre, sia dai medici, quasi considerata un effetto collaterale scontato», afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda.

Di scontato, però, c’è molto poco. «La depressione continua a crescere, ormai è in cima alla lista delle cause di cattiva salute nel mondo. In 10 anni è aumentata di quasi il 20%», sottolinea Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Salute mentale e Neuroscienze ASST Fatebenefratelli Sacco, tra i relatori che hanno presentato l’indagine Onda. «Un campanello d’allarme per tutti… Fondamentale risulta investire in ricerca e innovazione per migliorare ulteriormente l’efficacia delle cure e comprendere più a fondo le interazioni con i diversi contesti ambientali».

Con lui abbiamo voluto parlare proprio di questo, di come ansia e depressione siano influenzate dal contesto ambientale e, in particolare dall’estate, che ormai è alle porte.

Prima, però, occorre distinguere tra quel che è fisiologico e quel che non lo è. «A fare la differenza, sono l’intensità e la durata nell’arco della giornata. Provare un’ansia transitoria di fronte a situazioni di prestazione o che comportano un minimo di adattamento, è normale, anzi migliora le funzioni cognitive. Se l’ansia supera per intensità e durata l’evento, si entra in un ambito patologico. Esistono le forme acute, come i disturbi di tipo panico, e quelle con andamento continuativo, legate a fobie specifiche, forme caustrofobiche o fobiche, separazioni, ansia sociale… L’ansia patologica riguarda il 14% della popolazione, più di qualunque altro disturbo mentale», precisa Claudio Mencacci.

Lo stesso per i disturbi depressivi: demoralizzazione o tristezza sono fisiologiche e normali. Diverso è quando le modificazioni del tono dell’umore sono costanti e in crescita, per intensità e durata: sotto soglia, lieve, moderata, grave. Perdita di interesse, disturbi fisici, del sonno, dell’appetito, affaticabilità, difficoltà cognitive caratterizzate soprattutto da indecisione e incapacità di concentrarsi… tutte manifestazioni tipiche della depressione (non bipolare), un disturbo che riguarda il 5/6% della popolazione.

Ed ora, ecco 5 cose da sapere su come i fattori ambientali possono influire in modo importante sull’andamento di questi disturbi.

 

1. Nel periodo estivo si ha la tendenza a consumare maggiori quantità di sostanze alcoliche, stimolanti e si passa più tempo in condizioni ricreative: aumentano le possibilità di nuovi incontri e contatti in un clima che si fa inevitabilmente più disinibito. Questo comporta variazioni dello stile di vita, del comportamento e delle relazioni sociali, è un effetto legato al cambiamento ambientale che diventa, però, un comportamento sociale. Un cambiamento che per chi ha disturbi del tono dell’umore può essere vantaggioso, ma che nel panorama degli ansiosi può facilitare la comparsa di forme acute, favorite da caldo, afa e umidità, che fanno crescere il senso di fame d’aria e di difficoltà respiratoria.

2. Diversi studi dimostrano che temperatura, umidità e quantità di luce producono effetti anche sul metabolismo, rallentandolo. La consueta dose di farmaci antidepressivi, quindi, può risultare eccessiva: meglio stabilire con il proprio medico come e quanto ridurla. Severamente vietato il fai-da-te.

3. L’aumento del fotoperiodo stimola maggiormente alcuni neurotrasmettitori (tra cui la serotonina), migliorando il tono dell’umore in chi soffre di depressione. Non sempre, però. Ne esiste una forma, seppur rara, che si chiama Summer Affectiv Desorder ed è causata proprio dall’aumento della luce in estate. L’eccesso di luce può peggiorare anche la situazione degli ansiosi: aumentano le energie a disposizione e, se non vengono ben canalizzate, danno un senso di irrequietezza e, quindi, di ansietà.

4. Temperatura, umidità, quantità di luce, aumento dei rumori e degli stimoli possono disturbare in maniera significativa il sonno, che è il marker indicatore del nostro stato mentale. I disturbi del sonno possono fungere da promotori di disturbi d’ansia o anche depressione, innescando situazioni che erano in fase iniziale oppure originandone di nuove. Anche in questo caso, quindi, si parla di cause naturali associate a quelle ambientali.

5. Le vacanze, poi, non sono una gioia per tutti. Cambiare le proprie abitudini, i propri ritmi, allontanarsi dalle relazioni consolidate o da un amore, magari segreto… per molti tutto questo è vissuto come uno stress e può gettare in una condizione emotiva di sconforto che non solo porta a vivere male le vacanze, quasi si andasse al patibolo, ma può aggravare sia i disturbi d’ansia sia quelli depressivi. In questa categoria rientrano a pieno titolo i dipendenti dal lavoro, chi senza si sente perso, chi ha grosse difficoltà di adattamento in generale, gli abitudinari rituali ossessivi… Ognuno si muove con quello che si porta dentro.

 

La scelta del luogo, invece, è principalmente questione di buon senso. “Bisogna andare là dove si sente di poter portare, seppur transitoriamente, i propri bisogni: se servono uno stacco, un riposo di qualità, vada per lago o montagna. Se servono interazione, movimento, vita sociale, meglio il mare. Non sono le persone che fanno i viaggi, ma i viaggi che fanno le persone: piccolo, medio o grande che sia, il viaggio espone a una serie diversa di adattamenti. Questa è l’essenza del viaggio, quello che veramente ci dà. Spetta poi a noi stabilire quanto siamo disponibili ad adattarci.

 

Da IO Donna

elenco Rassegna Stampa